Storie da Premana: la monticazione, tra antichi riti e norme severe


Data 04-06-2019
Categoria Cultura
Fonte Museo Etnografico di Premana

È Il periodo della monticazione per gli alpeggi di Premana, anche se ad onor del vero attualmente non tutti vengono monticati, ma per alcuni di loro la tradizione ancora resiste.
Un tempo tutte le famiglie Premanesi monticavano i loro animali, ed era un rito: "che bello che era!" dicono le persone che ricordano le grosse malghe. Era un giorno euforico, aspettato, tutti salivano lo stesso giorno in alpeggio. Gli animali con al collo le bronze lucide e sonanti, i gerli carichi in spalla, bambini compresi. Un mondo che in un giorno traslocava verso gli alti pascoli.
A Premana l'appartenenza ad un alpeggio è ereditaria, le baite sono private ed il pascolo comunale. In base al numero di animali monticati si pagava un affitto, che era una entrata notevole per il Comune.
La gestione dell'alpeggio attraverso un capo alpe ed i suoi consiglieri viene regolata da norme tanto antiche quanto severe chiamate EL LIST. Ogni alpeggio ha dei confini catastalmente definiti, e se un animale sconfinava veniva sequestrato. Per questo le regole prevedevano dei turni giornalieri di cura della malga da parte degli alpigiani.
Il capo alpe decideva ogni anno dove portare lo stallatico in modo che i prati più bisognosi fossero concimati. Esso dettava anche la data di inizio ed il territorio interessato allo sfalcio del fieno selvatico sui bricchi, quando, a metà agosto cominciava a scarseggiare l'erba.
Così come ancora oggi decide la GIORNADE, la giornata in cui ogni alpigiano deve lavorare gratuitamente per pulire pascolo, sentieri, rifare muri o ponti e qualsiasi lavoro di cui l'alpe necessita.
Il rito che non si è perso, anzi ha guadagnato in conoscenza è IL PAST. Ovvero il pasto comune che serviva ad appianare le discordie che inevitabilmente sorgevano in quei mesi di vita comune. Annaffiato dal vino e seguito dai tipici canti fino all'alba successiva.
Se la salita era comunitaria, la discesa avveniva alla spicciolata. E qui avviene il terzo rito legato all'alpe ancor oggi in voga. OL BANDO, ovvero il saluto a chi scende da parte di chi momentaneamente rimane. Viene cantata l'omonima canzone seguita da suoni di campanacci, rumore di pentole e coperchi battuti. Arrivederci al prossimo anno appunto si canta.
Al Museo di Premana si può entrare nella ricostruzione della cascina dove si lavora il latte in alpeggio. Con gli oggetti originali, dalle forme per il formaggio, la ricotta ed il burro, alla caldera in rame, la zangola, e l'antico metodo di misurazione del latte attraverso un bastoncino di nocciolo, e tanto altro.

Museo Etnografico di Premana






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